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Osservatorio sulle Dipendenze

La dipendenza da sostanze o altre forme di dipendenza comportamentale, talvolta combinate alla presenza di ulterioridisagi psicopatologici, si rivelano sempre più come un’emergenza della nostra società. Ciò è  dimostrato dall’alto numero di casi presenti sul campo, dalla comparsa di nuove sostanze psicotrope sul mercato (sia di strada che di internet) e anche dalla nascita di mutevoli stili di vita di tendenza, spesso frutto delle innovazioni tecnologiche e dei cambiamenti della società globalizzata. Si stima che circa il 50% delle persone con disagio psichico sviluppi dipendenza per almeno una sostanza (includendo nicotina, caffeina e alcool) e che il 41-66% delle persone dipendenti da una sostanza, abbia al contempo un disturbo psichico. Cià sottolinea la forte associazione tra psicopatologia e dipendenze. Ad esempio numerosi studi mostrano la stretta connessione tra insorgenza di sintomi psicotici e abuso di varie sostanze, prima tra tutte la cannabis di nuova generazione.

Molti altri comportamenti compulsivi, talvolta, possono essere interpretati come dipendenze: l’abuso di internet o della televisione, il gioco d’azzardo patologico, lo shopping compulsivo, alcuni disturbi del comportamento alimentare, condotte ad alto rischio, illavoro, il sesso, le religioni, ed altri ancora, laddove assumano le caratteristiche della perdita di controllo e dellacompulsività.

Si assiste così ad un progressivo cambiamento dello scenario delle dipendenze, con uno slittamento della cornice di lettura rispetto all’attuale nosografia, ormai obsoleta.

Il tentativo di essere al passo con questo scenario in continua evoluzione, sul piano dell’offerta di trattamento, si dimostra un’impresa ardua per i servizi preposti alle cure. La conseguenza puù essere un alto livello di sofferenza per i pazienti e per i loro familiari, che non trovano sostegno nelle cure.

La dipendenza costituisce ormai uno degli elementi strutturali della nostra società e trova rinforzo in tutti quei comportamenti che mirano a poter cambiare rapidamente i propri stati d’animo (sostanze, internet, ecc.). Alcuni autori definiscono questo fenomeno come “mind building”, da affiancare al “body building”.

La vasta diffusione di nuove sostanze, disegnate “ad hoc” su questo bisogno di autocontrollo delle emozioni, costituisce un problema di primaria importanza per i clinici e per gli stessi utilizzatori, che ben presto si confrontano con le problematiche quotidiane connesse a questo stile di vita e con i disturbi psico-fisici conseguenti ad esso.

L’individuo in questione sceglie come voler essere in un determinato contesto ed in base a ciò associa la sostanza adatta a renderlo tale, passando nel tempo dall’assunzione piacevole (impulsività) all’assunzione per bisogno (compulsività), con conseguenti gravi effetti collaterali, disagio psico-sociale ed economico.

Da queste considerazioni nasce l’idea di un Osservatorio che possa studiare sistematicamente il fenomeno, per proporre strategie ed azioni volte a sostenere chi è afflitto da queste problematiche.

Responsabile Osservatorio sulle Dipendenze

Alessandro E. Vento

Medico Psichiatra e Psicoterapeuta

Prof. Alessandro E. Vento, MD, PhD, Psichiatra e Psicoterapeuta Orientamento Fenomenologico – Esistenziale

Professore Straordinario di Metodologia Clinica Università “Guglielmo Marconi” – Facoltà di Scienze della Formazione, Corso di Laurea Magistrale in Psicologia Clinica

Dirigente Medico ASL Roma C – Centro di Salute Mentale Via Monza 2 – Equipe “Doppia Diagnosi”

Dottorato di Ricerca in Psichiatria “Interventi Precoci nelle Psicosi” – “Sapienza” Università di Roma

Collaboratore accademico con insegnamento presso il corso di “Psicopatologia delle dipendenze” Facoltà di Medicina e Psicologia Università di Roma “Sapienza”

 

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